STIPENDI E PENSIONI AL PALO. INDECENTI SPECULAZIONI E TASSE IN ASCESA
Mentre gli stipendi e le pensioni continuano a perdere potere di acquisto, ci sono settori economici che continuano a guadagnare importanti utili a spese delle famiglie e del Paese anche attraverso quelle che noi chiamiamo indecenti speculazioni, infatti:
Scende il prezzo del Petrolio e non scendono adeguatamente i prezzi dei carburanti per maggiori utili pari a 12,1 miliardi di Euro annui.
Scende il costo del denaro, deciso dalla BCE al 2% e ci ritroviamo con mutui ancora al 3,7- 3,8%, consolidando gli utili bancari a 46,5 miliardi annui. Ma esiste ancora qualcuno capace di rendersi conto di questa situazione e di prendere decisioni mirate a porre fine a tale scempio e rendere meno gravosi carichi economici indecenti alle famiglie e ai cittadini italiani? O si aspetta solo gennaio 2026 quando con una ulteriore e pessima decisione si aumenteranno ancora le accise sul gasolio di 4,05 cent con un ulteriore ricarico per circa 1,4 miliardi di euro sui consumatori e sull’economia del Paese? O siamo alla totale inefficienza o siamo alla semplice collusione. Al governo la risposta – dichiara Rosario Trefiletti Presidente C.C.I.
