L’ABROGAZIONE CASH BACK VIENE GIUSTIFICATA DA ENORMI BUFALE
La retromarcia che si sta facendo sul cash back è francamente sbagliata e lancia un segnale pericoloso di simpatia per coloro che da sempre sono contro la tracciabilità delle transazioni, un minor utilizzo del contante, un aiuto ad impratichirsi di più dei pagamenti elettronici ed altro ancora. Ma quello che sconvolge sono le bufale con cui viene informato il Presidente del Consiglio che questo strumento aiuterebbe solo i ricchi. Mi fa pensare che anche lui, o i suoi consiglieri, vogliano abrogare una cosa senza conoscerla. E ciò è grave.
Infatti non si valutano i numeri che sono stati portati a conoscenza del servizio. Circa 8 milioni di persone o nuclei familiari, si sono adoperati per ottenere, con almeno 50 transazioni nel semestre e con un tetto di spesa di 1.500 € un rimborso massimo ( si legga bene-massimo ) di 150 € a semestre. E questo sarebbe di aiuto ai ricchi, che stando alle nostre conoscenze, hanno mostrato scarso o nullo interesse per questa modalità? Suvvia siate più espliciti e soprattutto dite che siete stati soggiogati da chi ancora difende l’evasione fiscale.
Insomma avanti con i condoni, con i vari saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, dei crediti di imposta sulle bollette gli affitti della imprenditoria ecc. ecc. e togliete pure quei poche soldini che andavano alle famiglie già disastrate dall’attuale situazione economica e che oltretutto indirizzavano in base alle regole del cash back, le spese verso i luoghi fisici degli acquisti e non sul mercato galoppante dell’on-line. Si faccia marcia indietro, si facciano se necessario anche modifiche ma non si butti via quello strumento che mantiene in se molti aspetti positivi- dichiara Rosario Trefiletti Presidente dell’Associazione.