DOPO RINVIO GARE PER STABILIMENTI BALNEARI ANCHE RIDUZIONE CANONI. UNA VERGOGNA ASSOLUTA
C’è da inorridire di fronte alla decisione di tagliare il canone di affitto per gli stabilimenti balneari. Oltre a rinviare vergognosamente le gare per le relative concessioni sino a settembre 2027 si fa, oltretutto, un grande regalo a chi già paga risibili affitti e altrettanto risibili tasse sugli introiti.
Peraltro dopo che gli stessi gestori avevano chiesto di potere pagare di più rispetto alla situazione attuale, come già importanti patron di stabilimenti balneari avevano pubblicamente auspicato, canoni peraltro inferiori in cifra al pagamento in affitto di un semplice bilocale cittadino.
Nulla si dice invece e nulla si chiede di abbattere le tariffe di tali servizi, che vogliamo ricordare essere le più care nel contesto internazionale, sostiene Rosario Trefiletti, presidente CCI. Infatti una giornata al mare, per un ombrellone, un lettino e una sdraio, si viene a pagare, media italiana, 36,2 €. che neanche in Costa Azzurra. Vogliamo ricordare inoltre, che anche quest’anno, come ogni anno purtroppo, andare in vacanza al mare costerà ancora di più. Abbiamo rilevato, alla luce di tutti gli aumenti che i vari servizi, dall’albergo al ristorante, dal costo del trasporto alle stesse tariffe balneari hanno avuto e tutt’ora hanno, che per una famiglia di tre persone (due adulti e un minore) servono, per una vacanza di una settimana al mare, a differenza del 2022, non 3.640 Euro ma ben 5162 Euro. Ecco la sequenza degli aumenti veramente infernale.
ANNI 2022 2023 2024 2025
SPESA EURO 3640 4350 4855 5162 + 42% (sul 2022)