CONSIDERIAMO ASSAI GRAVE IL VOTO DI ASTENSIONE DELL’ITALIA CONTRO IL TESTO PANDEMIE DELL’OMS.
“Martedì l’Italia si è astenuta durante un voto all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’agenzia dell’ONU per la salute, che riguardava il testo dell’Accordo sulle pandemie, un testo vincolante che serve a coordinare la risposta dei vari paesi a un’eventuale futura pandemia. L’accordo ha richiesto tre anni di trattative ed è stato approvato col voto favorevole di 124 paesi e con 11 astensioni. Al di là di considerazioni di carattere politico quali la possibilità che l’astensione possa essere interpretata come una mancanza di supporto o di posizione chiara sulla questione pandemie e la possibile perdita di influenza e credibilità internazionale con conseguente riduzione dell’influenza dell’Italia nelle decisioni future dell’OMS, rendendo più difficile per il paese promuovere le proprie priorità o influenzare le politiche globali, quello che sorprende di più è la motivazione dichiarata e cioè la difesa della centralità della sovranità nazionale nelle decisioni in materia di salute pubblica! Ebbene, invece, secondo il testo approvato, l’OMS non potrà in alcun modo imporre agli Stati misure specifiche come lockdown, obblighi vaccinali o restrizioni ai viaggi. L’accordo riafferma il rispetto della sovranità nazionale nelle politiche sanitarie. Non sarà quindi una decisione a favore dei no-vax nostrani e non? Non sarà un “inchino” alla decisione di Trump di uscire dall’OMS? L’offerta di un’opportunità irripetibile per trarre insegnamento da quella crisi e garantire che le persone in tutto il mondo siano meglio protette in caso di una futura pandemia viene misconosciuta con questa astensione e consideriamo tale decisione cosa gravissima ai limiti dell’irresponsabilità – dichiarano Lucio Mango responsabile Sanità di C.C.I. e Rosario Trefiletti Presidente C.C.I.
