SOSPENDERE PAGAMENTI RATEALI. BLOCCARE TASSATIVAMENTE ATTIVITA’ RECUPERO CREDITI
03/04/2020 Riceviamo in questi giorni grida di dolore di molte famiglie che non possono pagare le rate dei debiti contratti per acquisti di beni, attraverso lo strumento del “ Credito al Consumo, prima dell’esplodere della epidemia e di quanto attuato dal Governo in tema di comportamenti da tenere e dai decreti di norme di agevolazione economiche finanziarie.
Non esistono infatti norme in tal senso in un campo dove le consistenze debitorie hanno raggiunto i 100 MLD e le rate da restituire sono a volte molto elevate. Abbiamo perciò invitato le imprese concedenti prestiti, Finanziarie e Banche e le loro associazioni, Assofin e Abi, di avere comportamenti omogenei su tale questione come già da norme sulla sospensione dei mutui. Naturalmente anche se abbiamo qualche riscontro positivo da Assofin, che ha invitato i suoi aderenti in tal senso, chiediamo fermamente al Governo norme precise in tale direzione e che vengano immesse immediatamente nel prossimo decreto, in modo che si passi dall’ invito alla obbligatorietà.
Quello che invece vorremmo tassativamente che sia bloccata è l’attività pressante, denunciata dalle famiglie in gravi difficoltà, di aziende che operano nel campo del “ Recupero Crediti”. Tutto ciò deve essere assolutamente bloccato, tramite norme di legge, poiché ciò può comportare l’attuazione di pignoramenti , iscrizioni nel “registro dei cattivi pagatori” ecc. ecc. con tutte le conseguenze negative del caso.
Da parte nostra se non si arrivasse a tale decisione, metteremo in campo tutte le iniziative legali di sostegno ma non solo, anche quelle di denunce pubbliche , nel rispetto delle leggi vigenti, e di comunicazione sociale contro chi non abbia sensibilità e senso solidaristico nei confronti delle famiglie in un momento di grave emergenza del nostro Paese – dichiara Rosario Trefiletti – Presidente Centro Consumatori Italia