SALDI. VISTA LA GRAVISSIMA SITUAZIONE E’ INCREDIBILE E RISIBILE UNA DISCUSSIONE SULLE DATE DI AVVIO. DI FRONTE AL CROLLO DEI CONSUMI LIBERALIZZARE IL TUTTO
Quest’anno, a maggior ragione, qualsiasi discussione e decisione attorno alle date regionali dei saldi è francamente risibile. Per la verità, anche fare percentuali di previsioni sugli acquisti in saldo è francamente fuori luogo, quando ancora non si hanno chiare e definite decisioni sulle eventuali restrizioni in merito alla apertura o meno dei negozi. Solo due cose possono essere dette con certezza: continuerà, purtroppo la forte riduzione dei consumi tranne quelli alimentari e continuerà la curva in forte ascesa del commercio on-line. In queste settimane abbiamo assistito a tante promozioni ed opportunità sul tema vendite per cercare di risollevare anche minimamente il commercio, ma la forte contrazione dei consumi l’ha fatta, purtroppo, da padrone.
Abbiamo sempre sostenuto negli anni passati la completa e totale liberalizzazione dei saldi per evitare concorrenze sleali tra chi segue rigidamente le norme prefissate e chi no, mettendo in campo giustificazioni , il più delle volte false, come “promozioni” , “chiusure di attività” ed altro ancora.
Quindi quello che chiediamo con grande forza per questa stagione e per tutto il 2021, aldilà del contrasto anche ideologico tra chi sostiene saldi liberi si, saldi liberi no, data la grave crisi che coinvolge anche in termini economici e di insicurezza nella prospettiva le famiglie italiane, è che si vada all’abolizione totale delle date in cui possano iniziare i saldi, liberalizzando il tutto, e lasciando mano libera a tutti gli sconti, agevolazioni e promozioni che si vogliano fare. Lo chiediamo al Governo ma soprattutto al Coordinamento delle Regioni quali responsabili dei regolamenti attuativi delle varie vendite commerciali – afferma il Presidente del Centro Consumatori Italia Rosario Trefiletti.
