NO ALLO “SBARACCAMENTO” DEL CODICE DEGLI APPALTI
Siamo francamente indignati della volontà di cassare regole , norme e leggi sulla questioni degli affidamenti in appalto.
L’unica cosa che comprendiamo e che perseguiamo da tempo, è quello che la semplificazione la faccia da padrone in tutte le procedure per gli affidamenti in appalto e non solo.
Ma da qui a chiedere l’abolizione di tali leggi per permettere il massacro, non solo dei diritti dei lavoratori coinvolti ma anche dello scempio che sicuramente avverrebbe sulle tematiche ambientali, paesaggistiche e territoriali del nostro Paese, mi sembra esagerato. E non tralasciando ovviamente la possibilità più facilitata alla malavita organizzata di inserirsi su tutta la filiera.
Le motivazioni che si sostengono derivano da una perfetta ignoranza di che cosa è l’economia con una visione miope e molto ristretta della stessa in un economicismo spicciolo. Bene la semplificazione che, come abbiamo già detto, vogliamo perseguire, ma temi come il massimo ribasso , per l’attuazione dei vari appalti, è pratica miserevole ed economicista, poiché la vera economia è non disperdere capacità lavorative e professionali e al tempo stesso mantenere intatti i valori di una economia basata sulla qualità e la bellezza dell’ambiente e del territori, che fa si che il nostro paese sia tra i più interessati in ambito turistico da cittadini di tutto il mondo.
Metteremo in campo, qualora si persista in questa ignominia, tutti gli strumenti di contrasto anche di carattere referendario per fare in modo che nel nostro Paese non vincano chi nelle parole dice di amarlo ma nei fatti ne vuole lo scempio, sostiene Rosari Trefiletti – Presidente Centro Consumatori Italia.