GOVERNO – URGENTISSIMA LA SUA DEFINIZONE E LA SUA MESSA IN CAMPO. LA CRISI SANITARIA ED ECONOMICA IMPERVERSANO . SUBITO SOLUZIONI CONCRETE
Avevamo già dato un giudizio pesantissimo per la messa in crisi del Governo in una fase, come già poi ripreso dal Presidente della Repubblica, caratterizzata da una grave situazione sia sanitaria che economica . Gli ultimi dati su questi due versanti continuano ad essere particolarmente preoccupanti, da un lato ritardo nelle vaccinazioni a causa di inadempienze della società produttrici dei vaccini ed aumento nel numero di decessi e di ricoverati in terapia intensiva, mentre sul versante economico si sono raggiunte e superate nel 2020 cinque miliardi di ore di cassa integrazione e contestualmente un aumento della disoccupazione che colpisce soprattutto donne e giovani nel nostro Paese.
Inoltre si prospetta un rimbalzo del PIL nel 2021 inferiore a quello previsto, accompagnato purtroppo da una stabile contrazione dei consumi anche quando questi sono messi a saldo ed in promozioni varie, come dimostrano i dati già verificati anche nell’ultima campagna dei saldi invernali. Continuano intanto chiusure di piccole aziende, contrazione del lavoro autonomo ed una forte riduzione del comparto turismo in particolare della ristorazione.
Avevamo già richiesto rapidità nei tempi di risoluzione della crisi, ed ora facciamo identica perorazione affinché i tempi per una definizione positiva del nuovo Governo siano i più stringenti possibili, senza se e senza ma, pena altrimenti di un ulteriore aggravamento, del tutto insopportabile, della pandemia ed in aggiunta il rischio di compromettere la definizione dei piani di investimento, da definire con la Comunità Europea, in relazione agli oltre 200 miliardi destinati all’obiettivo del rilancio e dello sviluppo economico e sociale del nostro paese.
Quest’ultima questione non significa solo un rilancio degli investimenti, ma è attraverso il lavoro che si rida alle famiglie sia certezze di prospettiva e sia un potere di acquisto crollato negli ultimi mesi. La mancata realizzazione di ciò manterrà in un circolo vizioso una forte contrazione dei consumi e nessun rilancio della produzione e dei servizi funzionali alla nostra ripresa economica – dichiara Rosario Trefiletti – Presidente Centro Consumatori Italia