DDL CONCORRENZA: DELUDENTE PER LE COSE CHE FA PER QUELLE CHE DIMENTICA DI FARE MA SOPRATTUTTO PER LA RIPROPOSIZIONE DELLA PRIVATIZZAZIONE SETTORE IDRICO PREVARICANDO IL REFERENDUM POPOLARE EFFETTUATO
Il DDL Concorrenza partorito dal Consiglio dei Ministri è francamente deludente. Non mancano norme che giudichiamo positive relative sia alle società assicurative straniere di utilizzare obbligatoriamente l’indennizzo diretto per gli assicurati oppure l’intervento su la netta cesura tra etichettatura politica e capacità professionale dei dirigenti e direttori Aziende Sanitarie, ed ancora, sempre nel settore sanitario, l’inserimento dei farmaci equivalenti nel SSN, anche prima della scadenza del brevetto del medicinale di riferimento, comportando così importanti risparmi alle spese sanitarie. Anche l’intervento nel settore delle Telecomunicazioni e delle Tv possiamo giudicare positivo ma ancora all’acqua di rose, l’indicazione di maggiori verifiche, controlli ed interventi sui loro servizi quali quelli a pagamento,che tuttavia consentirà ancora raggiri e truffe a scapito dei cittadini.
Inoltre vorremmo capire meglio l’intervento sul trasporto pubblico locale in merito alle autorizzazioni di taxi e quant’altro che in questo settore delicato si sviluppasse una operatività selvaggia che porti a detrimento sicurezza e qualità del servizio per i cittadini trasportati.
Ma quello che ci sconforta è che ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di privatizzare il servizio idrico tradendo il risultato referendario del 2011. Norma che deve esplicitare l’assoluta intoccabilità privatistica della gestione dell’acqua come ha ribadito la volontà dei cittadini attraverso la percentuale elevatissima del 95%.
Inoltre la mancata liberalizzazione delle concessioni balneari peraltro sempre più costose nei loro servizi alla clientela ed anche a fronte di pagamenti dei canoni di affitto il più delle volte totalmente risibili. Rinviare di altri anni la messa a gara dopo che di ciò si parla dal Paleolitico Inferiore è del tutto risibile.
Ma quello che manca , in questo decreto, è un intervento forte e determinato su alcune questioni che ci limitiamo a definirne i titoli e che se affrontati e risolti porterebbero elementi significativi e positivi nel rapporto mercato-consumatore quali : la soluzione una volta per tutte del superamento del marketing molesto, la trasposizione e la rivisitazione al ribasso dei famigerati Oneri di Sistema, ora in carico a varie bollette alla Fiscalità Generale ed inoltre interventi importanti per la semplificazione amministrativa ridondante per dare soprattutto maggiore qualità ai cittadini ed anche a tutti gli operatori di mercato.