ALLE GIOSTRE

Il punto... Di Gianni

Cari amici,

sono di nuovo nel mondo onirico !

Passo da immagini fantasiose irreali, che farebbero felice uno psicoterapeuta che si lancerebbe in chissà quali interpretazioni, a situazioni liete ma inquinate da tutti i messaggi che registro durante la vita reale.

Parlo di immagini, parole, racconti, comunicati e cioè di tutto ciò che il mio cervello raccoglie dal mondo che mi circonda.

Ed allora “volo” nel bel mezzo di un parco divertimenti: tante luci, musiche, colori, gente gioiosa, sguardi languidi, bambini che “organizzano”…. C?è di tutto.

Cerco di divertirmi: mi avvicino al trenino (ma è un po’ troppo piccolo), vado verso la prova del martello (ma sono circondato da super fusti – nemmeno nel sogno eviterei una figuraccia), mi avvicino alla grotta del terrore (ma non mi pagano per avere paura, ma devo pagare io per sperimentare l’inferno), allora vado verso la grotta dell’amore (che sarebbe il paradiso, ma mi guardo intorno e non c’è nessuno: che vado a fare ?).

Continuo a volare sopra la gente, tra brusio e musiche che si sovrappongono come fossero diverse orchestre che si esibiscono contemporaneamente: nasce cosi un nuovo ritmo da Rock, Rap, Pop, Country… nasce il FRAC (Fracasso Combinato).

Finalmente comincio a riconoscere alcune persone tra la folla: sono le stesse che erano salite sugli animali del carosello nel mio sogno precedente (Caravan Serraglio); le seguo e vedo che prendono posto sulle poltroncine (per titolo mirano sempre alla poltrona) sospese con delle catene ad un fungo rotante. Prendono posizione a sedili alterni; in mezzo si inseriscono altre persone non identificabili.

Non mi ricordo come si chiama la giostra !

Comincia a girare e le poltroncine si sollevano per la velocità ! (ma come si chiama la giostra ? )

La persone comuni cercano di avvicinarsi alle poltroncine che sono avanti : ah, ecco, adesso mi ricordo come chiama: si chiama “calci in culo”

Morale: nel sogno, ognuno trova il posto che meriterebbe !!!