ABERRANTE TOGLIERE IL BLOCCO LICENZIAMENTI SE NON CONCOMITANTE ALLA MESSA IN CAMPO DI FORTI INVESTIMENTI PER LO SVILUPPO

Comunicati Stampa

La decisione di togliere il blocco dei licenziamenti è aberrante. Non solo da un punto di vista sociale ma anche dal punto di vista del rilancio e dello sviluppo del nostro paese. Non riusciamo a comprendere come uno come Draghi, che dovrebbe essere competente in politica economica, possa commettere errori così clamorosi. E chi lo consiglia poi, che dovrebbe sicuramente studiare di più e meglio le basi dell’economia – così come ha affermato Rosario Trefiletti oggi ad Agorà.

Infatti in una situazione così drammatica del paese con consumi al palo, aumento delle diseguaglianze e della povertà, una cassa integrazione abnorme e un tasso di disoccupazione oltre il 10%, acuire ancor di più la drammatica mancanza di lavoro è cosa sbagliata non solo da un punto di vista etico ma anche da quello economico.

Infatti una manovra di sblocco siffatta avrebbe potuto essere messa in opera solo ed esclusivamente in concomitanza da un lato una ripresa dei consumi nel paese, e dall’altro con un inizio di una importante manovra di investimenti atti a ridare fiato al sistema economico, industriale e occupazionale per i nostri giovani.

Molti dimenticano o non sanno che il potere di acquisto delle famiglie, certamente viene in parte compensato da utili sussidi, ma fondamentale resta che il non avere lavoro per i giovani, figli o nipoti che siano grava sulla famiglia, che fa funzioni di welfare, per circa 450 euro mensili abbattendone fortemente il relativo potere di acquisto. Questo è il nodo centrale ed allora anziché sblocco dei licenziamenti si faccia lo sblocco degli investimenti, perché solo così si risponde a problemi anche etiche nel nostro paese, poichè solo attraverso una ricostituzione del potere di acquisto delle famiglie si forma una domanda di mercato più elevata e quindi maggiore ossigeno per lo sviluppo della nostra economia.

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